Cosa vedono i loro occhi

L’abbandono e la rinuncia di proprietà, delle armi mortali silenziose che uccidono senza rumore. Una lettura breve ma che può insegnare tanto.

Vi siete mai chiesti cosa provano “loro”? Forse, vi darete una risposta.

La voce di un cane: “Ho aspettato, ma non sei tornato”

Mi chiamo Max. Un nome che tu avevi scelto con tanta cura, ricordando quel film che adoravi. Quando ero un cucciolo, eri il mio eroe. Ogni giorno attendevo con ansia il suono delle tue chiavi alla porta, il momento in cui la mia coda si scatenava e il mio cuore si riempiva. Ma un giorno, qualcosa è cambiato.

Mi hai portato in macchina, come tante volte avevi fatto. Pensavo a un’altra avventura insieme. Invece, quella strada non la conoscevo. Ti sei fermato, hai aperto la portiera e mi hai lasciato lì, in mezzo a niente. Ho corso dietro di te, abbaiando con tutte le mie forze, ma tu non ti sei fermato. Sono rimasto ad aspettare sul ciglio della strada, pensando che fossi solo andato a prendere qualcosa. Ma il giorno si è fatto notte, e tu non sei tornato.

La fame, il freddo e la paura sono diventati i miei compagni. Ogni volta che una macchina si avvicina, spero ancora che sia la tua. Ma ormai so che non tornerai più.


Cosa provano loro? ve lo siete mai chiesti?

La voce di un gatto: “Un foglio ha deciso il mio destino”

Mi chiamo Luna. Sono sempre stata una gatta indipendente, ma il mio cuore era legato a te. Ti piaceva accarezzarmi mentre guardavi la TV, e io facevo le fusa per farti capire che ti volevo bene. Poi un giorno, tutto è cambiato. Hai iniziato a ignorarmi.

Un giorno, mi hai messo in un trasportino. Non capivo cosa stesse succedendo. Mi hai portato in un posto pieno di gabbie e odori sconosciuti. Una persona ha preso il mio trasportino e tu hai firmato un foglio. Hai detto che non potevi più tenermi, che c’erano problemi più grandi. Ho provato a chiamarti, ma tu non ti sei voltato.

Ora vivo in una gabbia, aspettando che qualcuno mi dia una seconda possibilità. Ma il tuo abbandono ha lasciato un vuoto che nessuno può colmare.


La voce del volontario: “Abbandono e rinuncia di proprietà: una realtà troppo comune”

Ogni giorno incontro storie come quelle di Max e Luna. Cani legati ai pali, gatti lasciati in trasportini davanti ai rifugi. Gli occhi di quegli animali sono pieni di domande a cui nessuno risponde.

La rinuncia di proprietà è una scelta che molti considerano più “civile” rispetto all’abbandono, ma la verità è che anche questo gesto lascia cicatrici profonde. I canili e i gattili sono pieni di anime spezzate che aspettano solo una seconda chance.

Prima di accogliere un animale nella tua vita, rifletti. Sei pronto a prenderti cura di lui per sempre? Sei pronto a superare le difficoltà insieme? Perché loro non ti lasceranno mai, e l’unica cosa che chiedono è lo stesso in cambio.

L’adozione deve essere una scelta consapevole e responsabile. Ogni volta che abbandoni un animale, lasci un vuoto nella sua anima. Ma ogni volta che ne salvi uno, riempi il tuo cuore di un amore incondizionato.


Conclusione: Gli animali non sono oggetti, ma esseri viventi che provano amore, dolore e speranza. Scegli con il cuore, non lasciare che siano loro a pagare per le tue decisioni.

Se vuoi dare l’opportunità ad uno nei nostri pelosi, seguici sulle nostre pagine social Amore Randagio e Oipa Serino

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